Come disse un saggio samoano parlando del Papalaghi, l’uomo bianco:
il Papalaghi pensa tanto, che il pensare è diventato per lui abitudine,
necessità, costrizione addirittura […] Lui vive soltanto con la testa, mentre
tutti i suoi sensi giacciono nel sonno profondo […] Quando splende il sole,
lui subito pensa: […] “Come splende”. Questo è sbagliato […] Perché
quando splende il sole è meglio non pensare affatto. Un saggio samoano
distende le sue membra nella calda luce e non pensa a niente. Accoglie il
sole non solo con la testa, ma anche con le mani, con i piedi, con i fianchi,
il ventre, con tutte le membra. Lascia che la pelle e le membra gioiscano e si
rallegrino per conto loro e persino per lui. Ed esse certamente pensano,
anche se in maniera diversa dalla testa (Guarnaccia, 1998).
Da notare la parte finale che fa parte della Psicotraumatologia e Terapia Cognitivo-Comportamentale. Ogni modificazione nel corpo comporta un cambiamento nella mente. Buona lettura!!